La Spanish Road Association (AEC) ha collaborato durante l'ultimo anno con la Fondazione MAPFRE alla preparazione dello studio "Nuovi sistemi di mobilità personale e dei loro problemi associati alla sicurezza stradale".
Tra i principali risultati del rapporto, pubblicato il 17 gennaio includono: l'urgenza degli sviluppi normativi per regolare il suo utilizzo, l'interesse di limitare la circolazione nelle zone 30, la necessità di costruire una rete di corsie riservate, impostando l'assicurazione obbligatoria e l'importanza dei dispositivi di sicurezza cosiddetta VMP (Personal Mobility Vehicle) può muovere con tutte le garanzie sia per i suoi utenti e altri utenti della strada in ambienti urbani.
Attualmente circolano in Spagna Più di 20.000 veicoli di questo tipo, di cui circa 5.000 si trovano a Madrid, secondo i dati forniti dall'Association of User of Personal Mobility Vehicles (AUVMP). La maggior parte degli utenti (8 10 ciascuno) raccomanda l'uso da tempo e denaro generato salvandoli, ma anche sottolineare alcuni svantaggi, come l'incertezza giuridica esistente (7 10 ciascuno crede regolamentazione necessaria). Sottolineano anche l'insicurezza che produce. A questo proposito, 17% degli utenti di veicoli mobilità personale ammette di aver subito un incidente, che più della metà dei casi (68%) non ha prodotto lesioni.
Il pericolo e l'insicurezza sono la sensazione che otto conducenti e pedoni su dieci abbiano (82%) rispetto alla circolazione di Segway, scooter elettrici e hoverboardVeicoli per la mobilità personale (VMP) con i quali uno su dieci ammette di aver avuto qualche contrattempo nell'ultimo anno, motivo per cui 92% ritiene necessario regolare il loro uso il prima possibile.